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Pranzo e cena

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Da qualche anno si pone molta attenzione al cibo, al suo ruolo sull’insorgenza di molte malattie come ad esempio le malattie cardiovascolari, i tumori, la sindrome metabolica, ect. Il primo insegnamento sull’importanza dell’alimentazione risale al 460 a.C. quanto Ippocrate, padre della Medicina, esortava a porre attenzione al cibo “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Purtroppo in tutti questi anni abbiamo completamente dimenticato come la salute del nostro corpo non dipende solo dalla nostra predisposizione genetica, dal nostro stile di vita (fumo, stress, inquinamento atmosferico, etc) ma è in gran parte frutto della nostra alimentazione. Il nostro corpo si mantiene in vita grazie ad infiniti e delicati processi che avvengono al interno di ogni cellula. Questi processi avvengono grazie al dispendio di energia e al utilizzo di vitamine, amminoacidi, zuccheri che ci vengono forniti dal cibo. Un’ alimentazione sana permette un corretto funzionamento dei nostri organi. Purtroppo l’era del benessere, della ricchezza, della commercializzazione del cibo, dell’industria alimentare ha portato tutti noi a barattare il cibo povero e sano con alimenti precotti, confezionati, imbustati. Un’alimentazione che proviene poco dalla natura ma che è in gran parte ricavata da processi chimici. Troppo spesso abbiamo poco tempo per cucinare e poca voglia anche solo di pensare a cosa portare sulle nostre tavole ma il tempo che oggi non dedichiamo alla cura di ciò che mangiamo lo dovremo trovare per curare i danni che il cibo farà al nostro fisico. Il famoso scienziato Albert Einstain tentò di aprirci gli occhi donandoci queste preziose parole “Chi non ha tempo per la nutrizione e l’attività fisica, farebbe meglio a riservare il Suo tempo per le future malattie”.

La nostra vista purtroppo è bombardata da pubblicità ricca di merendine, pizze surgelate, allegri fast food, cibo conservato in lattine ma non dobbiamo pensare al portafoglio delle grandi multinazionali ma alla salute del nostro corpo.

Il nostro palato si è disabituato al sapore dei frutti della terra ma dobbiamo ritrovare l’importante equilibrio tra noi e la natura che ci circonda, nulla ha più sapore di un frutto di stagione cresciuto solo con acqua e sole, lontano coltivazioni intensive e pesticidi.

Abbiamo l’obbligo ed il dovere verso noi stessi di pensare a ciò che mangiamo perchè come ci insegnò il grande filosofo tendesco nel 1800 Ludwig Feuerbach “I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello, in materia di pensieri e sentimenti.

L’alimento umano è il fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo, in luogo di declamazioni contro il peccato, dategli un’alimentazione migliore.
L’uomo è ciò che mangia”.

Proviamo insieme a ritrovare il gusto di scegliere i frutti di stagione, gli alimenti appena raccolti, i frutti e semi della terra. Riscopriamo il loro magnifico sapore e profumo e regaliamoci il piacere di cucinare e la gioia di nutrirci.