Un corpo in movimento

L’OMS ha definito la sedentarietà come la principale causa delle patologie cronico degenerative. Muoversi con regolarità e costanza e seguire una adeguata alimentazione, nell’ambito di un corretto stile di vita, porta importanti e fondamentali benefici psico fisici al nostro organismo. In particolare è fondamentale rispettare carichi adeguati di attività fisica.

L’American College of Sport Medicine (ACSM) consiglia di praticare attività di moderata intensità (tipo aerobico lipidico) almeno 3-5 volte a settimana per almeno 30-40 minuti consecutivi.

Il ciclismo, il podismo, il nuoto, il ballo e lo sci di fondo sono esempi di discipline che permettono di effettuare un esercizio di tipo aerobico.

Ovvero attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva, che ha come principale obiettivo il miglioramento della forma fisica e viene eseguita con un’intensità sub-massimale tale da prevenire l’accumulo di acido lattico. In queste condizioni la fonte energetica principale responsabile dell’attività muscolare è rappresentata dall’ossidazione del glucosio e degli acidi grassi.

La letteratura scientifica riposta ormai numerosi studi che dimostrano evidenti benefici della pratica regolare dell’esercizio aerobico a livello cardiovascolare (miocardio, circolo coronarico e periferico) e metabolico. In particolare è stato dimostrato l’incremento del flusso coronarico massimale, la riduzione del consumo miocardio di ossigeno e la riduzione delle resistenze periferiche. Quest’ultima è a sua volta legata alla diminuzione del tono simpatico con prevalenza del tono vagale e spiega il calo della pressione arteriosa sia sistolica che diastolica.
A livello del sistema endocrino e metabolico l’esercizio fisico determina un miglioramento della sensibilità insulinica; a parità di glicemia rispetto ai sedentari, i maratoneti hanno delle insulinemie inferiori di circa il 50%. L’allenamento aerobico porta alla diminuzione dei trigliceridi, all’aumento del colesterolo HDL (colesterolo buono) e alla riduzione delle lipoproteine LDL piccole e dense (colesterolo aterogeno). Diminuisce il grasso viscerale con riduzione della circonferenza vita.
Il risultato complessivo dei benefici dell’attività fisica è una riduzione della mortalità da tutte le cause, in particolare della mortalità per infarto cardiaco, ictus cerebrale ischemico, neoplasie del colon e della mammella, associata ad un miglioramento della qualità della vita e della sensazione di benessere psico-fisico.

Nelle persone con obesità e diabete già gli studi prodotti dal gruppo di ricerca del prof. De Feo nel 2005 hanno dimostrato che una moderata attività aerobica ha effetti curativi e riduce l’uso dei farmaci. Camminare 4-5 km al giorno, tutti i giorni, determina la diminuzione della pressione arteriosa di 7-9 mmHg, della circonferenza vita di 4-5 cm e del peso di 3 kg, della glicemia del 20%, dei lipidi ematici del 30% nel giro di due anni. Conseguentemente, il rischio d’infarto nei successivi 10 anni viene ridotto del 20%. Allo stesso tempo, grazie al regolare esercizio fisico, vengono ridotti di 550 euro/anno/paziente i costi per farmaci, di 700 euro i costi per esami clinico-diagnostici, visite ed eventuali ricoveri, e di 110 euro i costi sociali indiretti (giornate lavorative perse). Il risparmio sui costi totali può raggiungere nei soggetti che praticano più attivamente l’attività fisica i 2000 euro anno/ paziente.

Attualmente il 33% degli italiani è al di sotto dei livelli di attività fisica quotidiana raccomandati dall’OMS, con relative conseguenze sullo stato di salute, mortalità e costi sanitari nazionali (www.curaticonstile.it): un obiettivo importante è promuovere la pratica regolare e costante dell’attività fisica. Fondamentale è l’aspetto motivazionale.

Può essere utile avere mete interessanti come la preparazione di marce podistiche oppure ritrovarsi in gruppi di cammino, iscriversi a corsi in palestra come, ad esempio, l’aquagym, avere una cyclette in casa o un percorso da fare a piedi nel proprio isolato.

Importante per chi è sedentario partire a piccoli passi, magari anche con allenamenti inizialmente di breve durata (anche 10 minuti) che nel tempo si allungheranno e intensificheranno in base al proprio benessere e divertimento.

Si consiglia infine di fare una visita medico sportiva prima di iniziare ad allenarsi.

 

 

 

Articolo scritto per voi dalla dr.ssa
Serena Martegani – Medico dello Sport –