Frutta

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Il melo (Malus domestica Borkh) appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è un albero sacro presente in molti antichi miti, spesso legati al culto di divinità femminili. Apparteneva, infatti, a Era il giardino delle Esperidi, situato ai confini della terra, da cui Eracle rubò le mele d’oro, frutti che davano l’immortalità. La stessa Afrodite è spesso raffigurata con una mela in mano, il frutto con cui Paride la proclamò la più bella tra le dee. Di fatto la mela è spesso associata nelle tradizioni di vari Paesi all’amore e ai riti nuziali. Si racconta che Alessandro Magno, nella sua ricerca dell’Acqua della Vita, avrebbe trovato delle mele capaci di far vivere oltre quattrocento anni i sacerdoti che le coltivavano. Anche nella mitologia germanica si parla di mele che danno l’eterna giovinezza, possedute dalla Dea Idun. Nella tradizione celtica la Madre Terra era rappresentata come una fanciulla che teneva in mano una mela d’oro e nei miti il frutto era collegato a incantesimi che danno sazietà e buona salute. Rappresentazione del globo terrestre, la mela era per gli antichi Romani simbolo del potere assoluto. Nel Medioevo cristiano la mela diventa il frutto del peccato originale e la figura femminile cui è collegata, Eva, assume una connotazione negativa, perchè l’Albero della Vita e i suoi frutti sono negati agli uomini. Nelle mani di Cristo simboleggerà in seguito la liberazione del peccato e sarà emblema delle gioie del Paradiso. Secondo la Medicina Ayurveda la mela è molto nutriente, stimola l’appetito e purifica il sangue. Ne è raccomandato l’uso in caso di diarrea, emorroidi, debolezza, mal di testa e problemi cardiaci. Si raccomanda di mangiarla cotta, aromatizzata con cannella e chiodi di garofano perchè sia più digeribile. Ha un’azione rinfrescante, protegge la mucosa gastrica e favorisce l’assimilazione del calcio. E’ ricca di vitamine A, B, B2, PP, C e E.Maria Pia Macchi

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Io sono cresciuta con questa frase “Una mela al giorno toglie il medico di torno” e voi? E’ un vecchio proverbio gallese. Personalmente ritenevo una tortura mangiare “almeno” una mela tutti i giorni e poi che dire…fu proprio una mela ad avvelenare la dolce Biancaneve nella storia di “Biancaneve e i sette nani” una fiaba dei fratelli Grimm che la Walt Disney ha riprodotto in un bellissimo film animato ma negli anni ho dovuto ricredermi e ammettere che mia mamma aveva ragione! La mela non è un semplice frutto ma un vero farmaco dalle grandi proprietà.

La mela appartiene alla famiglia delle Rosacee (malus communis melo), il suo albero ha origine nel Neolitico in Asia centrale. Oggi in Italia abbiamo più di 1000 varietà. Il suo frutto si può trovare in ogni stagione dell’anno ma la maturazione naturale inizia ad agosto e finisce a metà ottobre.

E’ un ottimo frutto anche in corso di dieta dimagrante in quanto 100 g di mele forniscono solo 45-57 calorie e il suo alto contenuto di acqua e fibra lo rendono un alimento altamente saziante ideale da assumere anche al inizio di un pasto per ridurre l’appetito.

Una mela contiene:

Acqua: 85 gr (85% del suo peso)
Zucchero: 10 gr (12% del suo peso) prevalentemente sotto forma di fruttosio (l’unico zucchero con un basso indice glicemico)
Fibre: 2 gr (2,7% del suo peso) in particolar modo contiene pectina, una fibra idrosolubile in grado di disinfiammare le pareti intestinali (anche in caso di diarrea, stipsi e colon irritabile). La pectina è un prezioso aiuto anche per ridurre il colesterolo e la glicemia ematica (è un ottimo frutto anche per i soggetti diabetici)
Sali minerali: 4 gr (potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro)
Vitamina B1: aiuta a combatte stanchezza, inappetenza e nervosismo
Vitamina B2: protegge la mucosa del cavo orale e dell’intestino, facilita la digestione e rinforza i capelli ed le unghie
Vitamina C: 12 mg ottimo antiossidante, contenuta prevalentemente nella buccia (mangiarla esclusivamente se acquistate mele biologiche)
Polifenoli in particolare Flavonoidi (da 66 a 212 mg/100g): combattono i radicali liberi riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e di tumori, contrastano l’invecchiamento. Uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology nel 2005 “Does an apple a day keep the oncologist away?” analizza i dati di numerosi studi caso-controllo multicentrici condotti in Italia tra il 1991 e il 2002. Sono stati messi a confronto 8209 pazienti, affetti da tumori in varie localizzazioni con 6729 pazienti ricoverati per patologie acute non neoplastiche. I pazienti che assumevano una o più mele al giorno avevano ridotto del 21% il rischio di tumore (dobbiamo tener conto che in generale l’assunzione quotidiana di frutta e verdura riduce di circa 10% il rischio di tumore). La mela Ranetta (forma irregolare, colore rosso e verde) è quella che contiene il più alto valore di polifenoli seguita dalla Stark Delicious (colore rosso, polpa molto fine, quasi sabbiosa, ricca di carotene) e dalla Granny Smith (colore verde, ricca di magnesio e croccante al morso).
JIM ROHN scrisse:

“Noi tutti conosciamo l’espressione “Una mela al giorno leva il medico di torno”

Bene, ho una bella domanda per voi: Cosa accade se fosse vera?

Non sarebbe una cosa facile da fare “mangiare una mela al giorno”?

Ecco il problema: È anche facile non farlo!

E’ proprio vero tante volte sono azioni semplicissime ed economiche ad essere un prezioso aiuto per la nostra salute ma pur sapendolo ci rinunciamo e ce ne dimentichiamo. Più facile ricordarci della nostra salute quando la perdiamo e ancora più facile prendere una pastiglia che mordere una mela!
Ed ora una buona e succulenta mela per tutti

dr.ssa Tania Odello

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Come si fa a non amare i fichi? Un frutto così morbido, succulento, dal cuore rosso e dolcissimo. Un “falso frutto” che nasce dal fico comune (Ficus carica L.), pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae. È un albero alto circa 6-10 metri, il suo tronco è corto ed è ricco di rami, ha una corteccia rugosa e di colore grigio-cenerino, le sue foglie sono grandi, scabre, oblunghe, pluri lobate e di colore verde scuro. Le prime coltivazioni si trovavano in Palestina e in Egitto e si diffusero successivamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Le coltivazioni più importanti si trovano in Italia, Turchia, Grecia, Algeria, Spagna, Libia, Marocco, Egitto, Palestina, Francia, Portogallo, India, Cina, California, Argentina e Australia.

Il fico e la sua storia

Si racconta che Adamo ed Eva nascosero le loro nudità dietro grandi foglie di fico. Platone scriveva che il fico aumentava l’intelligenza. I romani donavano i fichi come augurio di un felice e prosperoso anno. Plinio sosteneva che mangiare i fichi rendeva i giovani più forti, migliorava la salute degli anziani e attenuava le rughe. Il caprifico o pianta maschio produce il polline e i suoi frutti non sono commestibili. Il frutto commestibile è prodotto dal fico vero o pianta femmina, vi sono olte 150 varietà di fichi ma ciò che viene comunemente considerato il frutto è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, piriforme detta siconio che può essere di diversi colori (bianca, marrone, viola, verde o nera). I veri frutti sono racchiusi al interno dell’infiorescenza, sono i numerosissimi e piccoli acheni circondati dalla polpa, formano la parte succulente, dolce e commestibile del fico.

I benefici del fico

È un frutto dolce e zuccherino ma meno di quello che si potrebbe immaginare. In realtà 100 mg di fichi contengono 47 kcal ed apportano in totale 11,2 grammi di zuccheri, molto meno ad esempio, di 100 grammi di mandarini o di uva che producono circa 70 kcal. Inoltre 100 grammi di fichi contengono 232 mg di potassio, 2.9 gr di fibre, 17 mg di magnesio, 0.4 mg di ferro, 35 mg di calcio e sono molto ricchi di Vitamina A, Vitamina C e di Vitamina B6. Questo frutto si raccoglie prevalentemente tra giugno ed ottobre ma i fichi secchi si possono trovare tutto l’anno. Bisogna però tener presente che il fico secco è molto più calorico del fico fresco (100 grammi di fichi secchi contengono 256 kcal e ben 58 g di zuccheri). Per ridurre il rischio di un picco glicemico con un innalzamento dell’insulina e maggior accumulo di grasso è consigliabile associare i fichi secchi (così come tutta la frutta zuccherina) ad una fonte proteica come lo yogurt naturale o la ricotta o ad una fonte di grassi “buoni” come le noci, le nocciole e le mandorle.

Le proprietà del fico

regolarizzano la motilità intestinale, soprattutto se assunti al mattino a stomaco vuoto grazie al loro alto contenuto di fibre
regolarizzano la secrezione dei succhi gastrici
sono emollienti ed espettoranti (ottimo aiuto contro la tosse)
sono ricchi di vitamine, sali minerali e zuccheri e possono quindi essere considerati un’ottima fonte di energia al 100% naturale
sono un’ottima fonte di ferro facilmente assimilabile
sono ricchi di polifenoli che sono degli antiossidanti naturali che contribuiscono a mantenere giovani le cellule del nostro corpo
sono un’ottima fonte di calcio e di altri minerali importanti per una buona salute di ossa e denti
contribuiscono ad abbassare la pressione arteriosa in quanto sono ricchi di potassio, calcio e magnesio
hanno proprietà disinfettante ed antinfiammatoria del cavo orale, dell’apparato urinario e polmonare
Una curiosità: il lattice che sgorga dal fico appena raccolto è ricco di proteasi ed amilasi risultando un ottimo rimedio contro calli e verruche ma da usare con estrema cautela in quanto è un forte irritante e può ustionare la pelle delicata.

I fichi contengono ossalati che se in eccesso possono predisporre la formazione di calcoli renali e/o della colecisti.

Dr.ssa Tania Odello